Una storia tante storie

Una storia tante storie

21 maggio 2008

Certe quantità di cose da mettere in bocca

La prima volta che mi ritrovai nella busta paga un blocchetto di ticket, ovvero buoni pasto, li guardai come un indigeno davanti ad un navigatore satellitare. Risolsi che si trattasse di un’evoluzione della “Tessera Annonaria” rilasciata da uno dei peninsulari regimi.Potevo mangiare in giro oppure comprarmi certe quantità di cose da mettere in bocca. Ma solo in certi certificati posti. Certi li prendevano certi no, a seconda di come gli girava. Altri, si diceva in ufficio, riuscivano ad averne mazzette a sgamo e li rivendevano.Un giorno ne parlai ad un barbone, offrendogliene uno, ma lui non afferrò la trama e declinò sdegnato l’offerta.

(di Max Ponte)